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08 marzo 2012

Si ricava dalla jatropha, è il petrolio verde dell'Africa

Imprese dei paesi occidentali coltivano al momento più di tre milioni di ettari di suolo africano con piante adatte a produrre biocarburanti. Un business incentivato dalle norme Ue a favore delle miscele a basso tenore di Co2, dove l'Italia è al secondo posto dopo la Gran Bretagna. Un mercato molto promettente ma anche molto contestato dalle organizzazioni umanitarie.
Immaginate la Svizzera interamente ricoperta di piantagioni per alimentare auto e centrali termo-elettriche: 4 milioni di ettari. E' il totale delle terre oggi sfruttate dagli occidentali in Africa per produrre biocarburanti
A guidare la classifica sono gli inglesi, con concessioni record di 1.600.000 ettari, seguiti da italiani, tedeschi, francesi e nord-americani. I contendenti scommettono sulla previsione fatta nel 2004 dal Copernicus Institute di Amsterdam: se il mercato della bioenergia è destinato a crescere, il continente che dispone di più terre coltivabili a basso costo ne diverrà il più grande produttore mondiale. Le stime dell'Agenzia internazionale per l'energia sono promettenti: gli 807 milioni di ettari di vergine suolo africano sono quindici volte più di quanto necessario per soddisfare il fabbisogno di agro-carburanti nel prossimo ventennio.

A trascinare la domanda è soprattutto la legislazione europea. A partire dal 2011 le stazioni di servizio degli Stati membri devono gradualmente aumentare le percentuali di carburante a basso tenore di Co2: bioetanolo per la miscela di benzina e biodiesel per la miscela di gasolio.
Il traguardo finale è il dieci per cento entro il 2020.
Una soglia che collocherà l'Italia nella top ten europea dei paesi importatori di biocarburanti. Le nuove norme mirano a ridurre sia le emissioni di gas a effetto serra sia la dipendenza dal petrolio sostituendolo con carburanti prodotti da materie vegetali. Il problema è che l'Europa non possiede terra per coltivarne a sufficienza. Secondo l'Institute for European Environmental Policy di Londra, l'ambizioso obiettivo del dieci per cento farà triplicare le importazioni di agro-combustibili. Gli attuali rifornimenti dall'Asia e dall'America Latina non basteranno più. Ecco dunque che l'Africa diventa il nuovo Eldorado del "petrolio verde". Un petrolio estratto principalmente dalla jatropha: una pianta originaria dell'America centrale i cui semi contengono olio con cui si produce diesel ecologico. [...]